COMUNICATI STAMPA

COMUNICATO

L’ Associazione Progetto Lavor@bile Sardegna Onlus, nel rispetto delle disposizioni imposte dalla crisi creata dal CONVID-19, aderisce all’invito del “IO RESTO A CASA”. Siamo riconoscenti per l’immenso lavoro che tutto il comparto sanitario sta faccendo, e vogliamo manifestare solidarietà e vicinanza a questi “Angeli” del camice bianco che con il loro impegno stanno dimostrando che una civiltà può salvarsi se esiste un servizio sanitario afficiente e adeguato. Ci auguriamo che quanto sta accadendo sia di monito per
il futuro. La vita umana non ha prezzo e c’è futuro solo se la si rispetta.

Grazie.

      Presidente
Ermelinda Delogu
Direttivo e Associati

12 Marzo 2020

COMUNICATO


MANIFESTAZIONE 17 APRILE 2018

COMUNICATO

Il giorno 17 Aprile 2018 dalle ore 11 sotto i portici del palazzo del Consiglio Regionale inVia Roma a Cagliari si terrà una manifestazione che vedrà coinvolte le associazioni dei disabili, idisabili , loro familiari e amici, tutti i cittadini che condividono i principi della protesta.L’occupazione si terrà in tre giorni con la presenza in pianta stabile dei lavoratori disabili del Progetto Lavor@bile. L’argomento da cui prenderà spunto è l’emblematica vicenda della mancata applicazione delle Leggi distabilizzazione destinate ai lavoratori disabili del Progetto Lavor@bile nell’organico ASPAL (www.associazioneprogettolavorabilesardegna.it) pagina Facebook Associazione Progetto Lavorabile Sardegna onlus )Da anni ormai l’Associazione Progetto Lavor@bile Sardegna ONLUS con la collaborazione d ella FISH Sardegna, è divenuta capofila nellalotta alla discriminazione lavorativa dei disabili. La mancata applicazione della Legge 68/99 che disciplina i criteri di assunzione dei disabili, rendendolicittadini liberi, ha portato a una serie di convegni sul territorio sardo. L’ultimo è stato quello tenutosi a Cagliari il 26 Giugno 2017 dal quale , in condivisione con sigle sindacali e associazioni di categoria si ègiunti a un documento di proposte inviato via pec al Presidente della Regione Sardegna. Malgrado l’importanza delle proposte/segnalazioni, il documento è stato totalmente ignorato. L’assenza didialogo con l’amministrazione politica regionale, ancora una volta, pone in evidenza le criticità e lasofferenza che i cittadini sardi devono subire.I circa 37mila disabili iscritti ai centri per l’impiego della Sardegna, sono una realtà che non interessa la politica, ci si ricorda di loro, ipocritamente, solo quando si è in prossimità di elezioni. La protesta che si sta organizzando, chiede a gran voce rispetto delle Leggi e riconoscimento delladignità lavorativa come Costituzione prevede per tutti i cittadini italiani, senza classificazioni di serie A o di serie B e a tal proposito il giorno 15 Giugno 2018 a Sassari si sta organizzando un convegno che ripropone il documento programmatico e lo sviluppo dell’argomento tramite esperti, arricchitto anche datestimonianze che metteranno in risalto le criticità o i successi dell’inserimento lavorativo disabili sul territorio sardo.

La denuncia che verrà fatta nella pubblica piazza il giorno 17 Aprile sarà:

• l’Applicazione delle Leggi destinate ai disabili del Progetto Lavor@bile con l’assunzione in ASPAL

• la corretta applicazione della Legge 68/99 e la messa a bando dei 404 posti scoperti nell’amministrazione regionale, quota disabili

• l’apertura di un tavolo di discussione sulla base delle proposte inviate dalle associazioni e dalle sigle sindacali

Presidente
Ermelinda Delogu

COMUNICATO MANIFESTAZIONE DEL 17 APRILE 2018


COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE PROGETTO LAVOR@BILE SARDEGNA ONLUS N° 2432 REGISTRO GENERALE VOLONTARIATO REGIONE SARDEGNA ISCRITTA AL REGISTRO NAZIONALE UNAR

Spett.le redazione, inoltriamo comunicato sugli sviluppi della vicenda dei lavoratori disabili del Progetto Lavor@bile che da mesi denunciano la discriminazione subita a causa della mancata applicazione delle norme previste per il loro reinserimento lavorativo e completamente ignorate dal DG dell’ ASPAL Temussi e dall’ Assessore al Lavoro Mura. Chiediamo cortesemente spazio sul vostro giornale.

COMUNICATO STAMPA

Il Direttivo dell’Associazione Progetto Lavor@bile Sardegna ONLUS, dopo vari e ripetuti tentativi di richiesta di applicazione delle norme previste per il reinserimento dei disabili Progetto Lavor@bile al lavoro ad opera della Regione Sardegna così come disposto dall’art.29 comma 35 L.ge 5 del 9 Marzo 2015 (Finanziaria) e a seguire L.R. 17 Maggio 2016 art. 37 comma 10, Det. DG n° 837 del 10 Ottobre 2016 , non ricevendo risposte a tutti i tentativi di sollecito e vedendo prevaricati i diritti acquisiti , con il perdurare del comportamento discutibile nella forma e nelle azioni da parte del responsabile del procedimento per l’applicazione delle Leggi su indicate e che da atti acquisiti risulta il Direttore dell’Aspal Massimo Temussi, visto il silenzio complice dell’Assessore al Lavoro e del Presidente F. Pigliaru, abbiamo ritenuto necessario e utile per la causa della vicenda procedere alla formalizzazione di denunce precise e circostanziate agli uffici competenti . Il 16 Gennaio 2017 si è sollecitato il rispetto delle Leggi con lettera PEC inviata al Presidente della Regione F. Pigliaru , all’Assessore al Lavoro V. Mura e al Direttore Aspal Temussi. Davanti al silenzio colpevole di tutti loro, abbiamo deciso di inoltrare denuncia alla Procura Generale della Repubblica , alla Procura della Corte dei Conti e alla D.R.L. della Sardegna informando dei fatti discriminatori che stanno accadendo nella Regione. Il 12 Febbraio si è inoltrata PEC alla Giunta Regionale chiedendo l’apertura di un’indagine ispettiva sull’operato del dott. Temussi . Sempre nel mese di Febbraio dopo aver preso atto che le azioni del Direttore Aspal continuavano senza mettere in atto il comma 10 dell’art. 37 L. 17/5/16 si è inoltrata richiesta di accesso agli atti e vista la totale mancanza dell’istituzione regionale e in attesa delle risposte delle indagini che abbiamo sollecitato agli uffici competenti , si è ritenuto necessario sottoporre l’argomento a Roma nelle sedi istituzionali opportune e dopo aver illustrato ampiamente la vergogna messa in atto a discapito di disabili nella totale indifferenza del Governatore della Sardegna , il capogruppo Misto, on. Palese, il giorno 5 Aprile 2017 ha presentato interrogazione con richiesta scritta sulla vicenda alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro del lavoro. Attualmente si stanno valutando eventuali azioni legali per il danno economico e morale che i disabili stanno subendo. L’Associazione nel contempo si è proposta come aggregante alle altre associazioni di categoria che a livello regionale si interessano della disabilità e lavoro , si ritiene necessario sollevare e affrontare le gravi mancanze della Regione sull’argomento, sollecitando in modo univoco il rispetto delle Leggi che regolamentano gli inserimenti mirati disposti dalla Legge 68/99 . Discutibili gli ultimi bandi regionali e i criteri che riportano. Dimostrano ancora una volta l’inadeguatezza delle azioni proposte su un argomento che dovrebbe riscuotere la massima attenzione ma che in realtà nasconde solo il solito metodo di reclutamento “personalizzato” tipico di certa politica a cui ormai da tempo ci stiamo abituando. Il Direttivo auspica al più presto l’interessamento degli uffici a cui ci siamo rivolti nella ricerca della legalità e trasparenza che tutti i cittadini dovrebbero avere garantita.

Ufficio Direttivo Associazione Progetto Lavor@bile Sardegna ONLUS

COMUNICATO STAMPA IN RISPOSTA ALL’ INTERVISTA RILASCIATA DALL’ASSESSORE AL LAVORO DELLA REGIONE SARDEGNA, VIRGINIA MURA DEL 23 AGOSTO 2016

Atto di accusa dell’Associazione Progetto Lavor@bile Sardegna O.N.L.U.S. vittime dell’immobilismo e della negligenza dell’Assessore al Lavoro Virginia Mura.

Parlare senza contradditorio espone i cittadini a una informazione parziale dei fatti. Nei tempi a noi contemporanei, di mala-politica ne abbiamo per tutti i gusti, sopratutto quello che si evidenzia in maniera più prorompente e, purtroppo, più brutale sono le conseguenze successive a quelle pessime decisioni prese solo pensando al proprio tornaconto. Ma cosa succede se i soggetti colpiti sono disabili, è solo mala-politica oppure vi si aggiunge anche la Discriminazione?
La vicenda dei lavoratori del Progetto Lavor@abile ne è il manifesto più lampante e che smentisce le affermazioni dell’Assessore Mura. La nostra qualifica è di operatori computer assunti per l’aggiornamento del SIL Sardegna (propietà RAS, Assessorato al Lavoro) con contratti subordinati a tempo determinato dopo aver partecipato ad una selezione pubblica e aver superato una prova d’esame, nel pieno e più assoluto rispetto della Legge sulle assunzioni nella Pubblica Amministrazione. Il progetto, perciò, ha avuto anche la funzione di qualificare chi ne ha preso parte. Negli anni però la Regione Sardegna non ha riconosciuto la professionalità acquisita e i licenziamenti non si sono fatti attendere, impedendoci di partecipare al percorso di stabilizzazione lavorativa al pari di tutti gli altri operatori dei (allora ) CSL. Siamo stati costretti così, ad una lotta per poter vedere i nostri diritti riconosciuti e riacquisire il posto di lavoro.
Quando nella Legge Finanziaria n° 5 del 9 Marzo 2015 art. 29 comma 35 venne inserito dalla neo insediata Giunta Regionale Pigliaru, il riconoscimento della professionalità acquisita, come “Operatori SIL Sardegna” (si ricorda che il SIL Sardegna è dell’Assessorato al Lavoro) con conseguente reintegro lavorativo abbiamo pensato che l’Assessore Mura avrebbe dato subito avvio a quello che il Legislatore normava. MA COSI’ NON E’ STATO. Poi è arrivata la riorganizzazione dei Centri per l’Impiego, la famosa e tanto attesa Legge n°9 del 17 Maggio 2016 art. 37 comma 10, anche qui c’è stato grande riconoscimento della nostra presenza nella nuova ASPAL. Ancora una volta abbiamo atteso che l’Assessorato al Lavoro disponesse quanto necessitava per il nostro reintegro al lavoro. MA COSI’ NON E’ STATO. Poi è arrivata la Determina di Giunta del 28 Giungo 2016 che impartiva disposizioni per il Piano di Subentro. Anche qui venimo normati, al pari degli altri colleghi precari che lavorano nei centri per l’impiego. Abbiamo atteso AZIONI VERE E CONCRETE che una volta per tutte ci rendesse quella Giustizia tanto attesa, agognata, sognata fino ad allora negata dall’Assessore al Lavoro. Ma, ancora una volta COSI’ NON E’ STATO. Ci siamo rivolti al Presidente della Regione Francesco Pigliaru e al Presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau, per chiedere a loro com’è possibile che Leggi ben precise, votate all’unanimità in Consiglio Regionale, vengano ignorate dall’Assessorato al Lavoro, ma, e ancora di più, come era possibile che un Assessore rifiuti con il più assordante silenzio le richieste di incontro per avere chiarimenti sui comportamenti discutibili che tiene, comportandosi in modo da non lasciare dubbi sul disprezzo che prova nel trattare un argomento che riguarda dei disabili, quindi persone che già di per sè dovrebbero avere un attenzione maggiore, ma è, sopratutto in presenza di Leggi nazionali, europee e mondiali che li normano e li tutelano, nella vita sociale e nel lavoro, affinchè non vi sia DISCRIMINAZIONE. La negligenza protratta dimostra che l’Assessore fino ad ora non ha compiuto mai un vero atto di politica per apporre migliorie al sistema lavorativo sardo, quindi l’Associazione Progetto Lavor@bile non condivide le affermazioni di soddisfazione che l’Assessore rilascia nell’intervista. L’alto tasso di disoccupazione che affligge la Sardegna, è una realtà che, evidentemente, sfugge alla dott.ssa Mura, e lo dimostrano le affermazioni che rilascia e che offendono tutti i disoccupati sardi che ogni giorno devono fare i conti con la realtà. Ha veramente poco da vantarsi del lavoro svolto e bene farebbe anzichè sciorinare dati che sono fumo negli occhi, a cominciare a fare programmazione reale che riporti il lavoro al centro dell’agenda della politica regionale. Nelle Finanziarie 2015 e 2016 non c’è ombra di politiche attive del lavoro e a Luglio 2016 i sindacati regionali hanno bocciato il lavoro dell’Assessore, criticando aspramente il suo operato. Per quanto ci riguarda e senza paura di essere smentiti, l’Associazione Progetto Lavor@bile , prima vittima dell’Assessore, manifesta il proprio dissenso per l’operato della dott.ssa Mura associandosi a quanto criticato e denunciato dalle parti sociali, dall’opposizione regionale e dai cittadini comuni.

Presidente Associazione Progetto Lavor@bile Sardegna O.N.L.U.S.


COMUNICATO STAMPA DEL 14 GENNAIO 2014

I Lavoratori del Progetto Lavor@bile

A distanza di due mesi gli eventi ci costringono nuovamente a riproporre la nostra storia, perché quanto sta accadendo, va ad assommarsi a tutto quello che di pessimo è già accaduto. Dalla fine del mese di Ottobre 2013, finalmente, i Lavor@bile hanno avuto modo di raccogliere all’interno dell’Assessorato al Lavoro e nell’ambiente politico regionale, consensi e attenzione trovando in molti di essi dei validi e attenti interlocutori, che, in modi diversi, hanno abbracciato la nostra causa e da allora, il percorso fino ad oggi fatto, ci ha portato alla stesura di un documento molto importante, dove l’assessorato in risposta a una specifica richiesta della Provincia di Cagliari, datata 13/12/2013, dove veniva chiesto autorizzazione di utilizzo di fondi accantonati e non utilizzati dal Progetto Lavor@bile lo stesso risponde : ”…. IL COMITATO AL FINE DI UTILIZZARE LE SUDDETTE ECONOMIE DI SPESA, SI È ESPRESSO QUINDI IN FAVORE DI UNA CONTINUAZIONE DEL DELLO STESSO PROGETTO LAVOR@BILE E PERTANTO CHIEDE A CODESTA AMMINISTRAZIONE DI ASSUMERE IN SERVIZIO,ANCHE A ORARIO RIDOTTO, TUTTI ILAVORATORI CHE PRESERO PARTE AL PROGETTO. È IMPORTANTE SOTTOLINEARE CHE IL COMITATO, DA ME PRESIEDUTO, HA DELIBERATO DI UTILIZZARE IN VIA PRIORITARIA LE RISORSE DEL FONDO PER L’OCCUPAZIONE DEI DIVERSAMENTE ABILI PER RILANCIARE IL PROGETTO LAVOR@BILE IN TUTTE LE PROVINCE DELLA SARDEGNA CO L’OBIETTIVO DI NON DISPERDERE LE PROFESSIONALITÀ ACQUISITE NEL CORSO DEL TEMPO DAGLI OPERATORI GIÀ IMPIEGATI PRESSO I CSL“…
La Regione Sardegna, nell’Assessorato competente, finalmente ci riconosce la professionalità acquisita presso i CSL e informando anticipatamente la prima delle Province che dichiara di avere ancora fondi del nostro progetto, avvisa che verremo reimpiegati in tutte le Province della Sardegna. La risposta della Provincia di Cagliari, che come le altre nel corso degli anni ha accusato la Regione di essere “matrigna” per quanto riguarda i Lavor@bile oggi 14 Gennaio 2014 malgrado i fondi presenti da anni nelle sue casse, vincolati al nostro progetto, alla richiesta esplicita di riattivare immediatamente il percorso lavorativo con chi ne aveva acquisito pieno diritto ed è rimasto escluso ingiustamente per anni , è stata di rifiuto. Quando pensavamo di essere arrivati a buon punto ecco che invece ci ritroviamo a fare i conti con la discriminazione che ci ha accompagnato fino qui. La nostra lotta continua perché ora più che mai vogliamo capire a chi dobbiamo attribuire la responsabilità di quanto sta accadendo soprattutto ora che la Regione ha dato ampia e piena disponibilità alla risoluzione del problema e dietro il quale le Province (o ex Province) non potranno più nascondersi.

I rappresentanti del Progetto Lavor@bile

Delogu Ermelinda – Caria Francesco


DISCORSO LAVOR@BILE

All ’Assessore Mariano Ignazio Contu.

Noi siamo i lavoratori assunti a tempo determinato nel Progetto Lavor@bile con la L. 68/99 siamo stati impiegati nei CSL di tutte le Province della Sardegna dal 2008 al 2012 Noi siamo quelli che hanno aggiornato il SIL Sardegna Lavoro e successivamente abbiamo lavorato eseguendo tutti i servizi dei CSL Quelli che nessuno vuole ascoltaree oggi più che mail’agenzia regionale del lavoro che non vuole riconoscerci il diritto ad iscriverci all’Agenzia per le assunzioni che  si stanno effettuando nei CSL di tutta la Sardegna.Quelli che ingiustamente sono stati licenziati dopo aver superato il concorso previsto per le assunzioni B1 disposto dal bando regionale n° 48/2006 e 44/2008 . Quelli che hanno avuto continue e ripetute prorog hein totale disprezzo del L. n°368/01 art.1 comma 1 Quelli a cui non è stata applicata la convenzione art. 11  L.68/99 Ci avete costretti al precariato, ma abbiamo più diritti di chi si sta vedendo rinnovare i contratti e sta proseguendo a lavorare nei Centri per l’Impiego. Ora, all’ingiustizia del licenziamento dobbiamo aggiungereAnche quella dell’Agenzia Regionale del Lavoro Che non vuol e riconoscerci un diritto palese ma volutamente ignorato. . Perché scomodo. Il nostro Progetto è nato monco dei parametri ordinari di legge che disciplinano tali avviamenti.  discriminazione Ormai è troppo tempo che subiamo Siamo stanchi di non vedere riconosciuti i nostri diritti di lavoratori.Vediamo andare avanti chi ha meno diritti di noi . Perché? Restiamo increduli dall’indifferenza riservata alle nostre giuste battaglie e lottiamo ancora oggi contro la grave ingiustizia che la Regione Sardegna ci infligge. Nel corso degli anni abbiamo cerca to un  contatto risolut ore confidando nella ragionevolezza di chi ha il potere didecidere ma le ultime notizie di stabilizzazione dei lavoratori dei CSLdove non veniamo contemplati, avendone pieno diritto, in forza proprio di quel concorso a cui abbiamo partecipato e vinto ci costringe a denunciare pubblicamente quello che sta accadendo.Tutto questo ci offende e mortifica la nostra intelligenza chiediamo a lei  PER QUALE MOTIVO L’AGENZIA  REGIONALE DEL LAVOROCI STA ESTROMETTENDO DALLA STABILIZZAZIONE
IGNORANDO VOLUTAMENTE LA NOSTRA PRECEDENZA NELLE PROSSIME ASSUNZIONI?
Assessore Contu, come potete ignorare o lasciare che altri, Continuino a creare danno alla Regione, che, Inesorabilmente, se continuerà su questa strada, dovrà rendere conto Del proprio operato nelle sedi opportune? Realisticamente siamo consci del fatto che abbiamo la certezza di essere nel giusto, confortati dalla legge e da chi la applica Nel caso che anche questo appello cada nel vuotola informiamo che siamo pronti a portare le nostre storie davanti alla Corte Europea dove non ci saranno lavoratori di serie A e di serie B ma solo la giustizia della Legge Uguale  Per Tutti


COMUNICATO STAMPA DEL 28 OTTOBRE 2013 DEI LAVORATORI PROGETTO LAVOR@BILE SARDEGNA

Dopo vari e ripetuti appelli, oggi finalmente, i lavoratori del Progetto Lavor@bile della Sardegna hanno trovato un interlocutore attento al loro problema, l’Assessore Ignazio Mariano Contu che con grande senso di responsabilità sta seguendo la nostra vicenda e ha invitato a un incontro tutti i lavoratori disabili il giorno 29 ottobre 2013 alle ore 17,00 .I lavoratori auspicano che tale interesse non vada scemando neltempo, ma che, l’ Assessore Contu abbracci la nostra causa. Il tempo e i fatti trascorsi, non consentono più di restare nel silenzio fino ad oggi subito .
Nella dignità delle nostre disabilità, riteniamo di aver subito per troppo tempo la discriminazione che ancora oggi l’Agenzia Regionale del Lavoro della Sardegna, vorrebbe farci vivere. Non chiediamo niente che non ci spetti , siamo lavoratori che hanno dovuto subire la mortificazione di un licenziamento ingiusto e pretestuoso, causato dalla cecità di chi doveva e aveva l’obbligo di vigilare su di noi.  Non siamo lavoratori di serie B ma persone che hanno affrontato e superato una selezione pubblica per lavoro subordinato di categoria B1 con mansioni di operatori di computer, che ci ha consentito di lavorare dal 2008 al 2012 presso gli uffici dei CSL di tutta la Sardegna, acquisendo professionalità e competenza nei vari settori del servizio. Ci siamo visti applicare contratti in totale dispregio delle leggi nazionali che regolamentano le assunzioni dei lavoratori a tempo determinato presso le Pubbliche Amministrazioni. Le nostre mansioni variavano continuamente, senza motivazioni valide come la legge obbliga, riportando nei ripetuti contratti di proroga, generiche voci di stipula. Il nostro lavoro ed impegno lo si vuole cancellare e dimenticare come se non fossimo mai esistiti. Ma noi non ci stiamo. Ora vogliamo che il nostro caso sia trattato con il giusto rispetto. Ci deve essere riconosciuta la precedenza nelle assunzioni nei vari uffici CSL della Sardegna e per questo ci rivolgiamo al Governo Regionale e all’Assessore ,perché venga posto fine a questa vergogna che offende la categoria dei disabili e la comunità tutta a causa delle violazioni delle norme fino ad oggi compiute

Lavoratori Progetto Lavor@bile


COMUNICATO STAMPA DEI LAVORATORI DEL PROGETTO LAVOR@BILE SARDEGNA 31 OTTOBRE 2013

COMUNICATO STAMPA
DEI LAVORATORI DEL PROGETTO LAVOR@BILE SARDEGNA

CHI SIAMO:
lavoratori assunti dalle liste L. 68/99 (disabili) categoria B1 a tempo determinato subordinato avviati presso i CSL delle Province della Sardegna con la qualifica di operatori di computer.

LA NOSTRA RICHIESTA:
L’inserimento nell’elenco dei professionalizzati dei CSL della Sardegna di cui all’articolo 9, commi 1 e 2, della legge regionale n. 25 del 2012 per l’assunzione con contratto a tempo determinato sin o al 31dicembre 2013 ai sensi della L.R. 3/2013 da parte dell’Agenzia regionale per il lavoro. Nell’incontro avuto con l’Assessore Regionale al Lavoro Mariano Contu si è avuto modo di apprendere le ragioni che hanno “impedito la stabilizzazione degli operatori del Progetto all’interno dei CSL”.
Quanto emerso ha posto in evidenza la MANCATA CONOSCENZA da parte dell’Assessorato al Lavoro e dell’Agenzia Regionale del Lavoro, DELLA NOSTRA ESISTENZA E QUINDI NON CI E’ STATO RICONOSCIUTO IL RUOLO DA NOI AVUTO ALL’INTERNO DEI CSL. Chi era a conoscenza nei vari ambienti e settori Regionali e Provinciali ha omesso la nostra presenza determinando l’esclusione dal percorso di stabilizzazione che si sta studiando per i lavoratori dei CSL.
Un esempio per tutti : CSL Carbonia Iglesias – 1° contratto dal 6/9/2007 al 5/5/2008; 2° contratto con rimodulazione dal 1/9/2008 al 30/4/2009 ; 3° contratto dal 3/8/2009 al 31/12/2010. Totale 31 mesi. Gli altri CSL con tempi diversi ma uguale principio .
E’ evidente che la soluzione palliativa propostaci stride notevolmente con la richiesta da noi inoltrata. Il nostro interlocutore non può appellarsi neanche alla mancanza di fondi per il nostro reintegro al lavoro perché quanto stanziato dalla Regione con la DELIBERAZIONE N. 20/16 DEL 22.5.2013 dove si parla chiaramente della necessità di riorganizzazione dei CSL entro il 31/12/2013 e della difficoltà legislativa di stabilizzare i lavoratori presenti senza le procedure concorsuali che la legge impone, copre i costi di un numero notevolmente superiore a quello che ad oggi è stato impiegato. Resta il fatto che si parla solo di volontà politica.
Con questo comunicato vogliamo rendere partecipe l’opinione pubblica di quanto ci sta accadendo: i Lavor@bile hanno partecipato a una selezione pubblica che hanno superato, acquisendo diritto e titolo ad essere impiegati presso i CSL delle Province, abbiamo firmato contratti come lavoratori subordinati quindi abbiamo superato l’articolo 36 della L. 165/01 che impone la selezione pubblica per le assunzioni B1 nelle Pubbliche Amministrazioni. La reiterazione dei nostri contratti vìola gli articoli 1-4-5 della L. 368/01, che, per le identiche azioni a noi applicate, dichiara nulla l’apposizione di fine contratto convertendo automaticamente in tempo indeterminato il lavoro.
Volendo sollevare, leggermente, il velo che copre tutte le violazioni commesse a nostro discapito, rendiamo pubblico che in pieno svolgimento del Progetto Lavor@bile nel mese di Gennaio 2010 la Regione Sardegna, avvia a selezione, disabili per la copertura di quota obbligatoria n° 47 lavoratori, ignorando volutamente, la nostra precedenza per quei posti che la Legge impone.
Assessore Contu, il suo interessamento è lodevole ma inconcludente, ora conosce la nostra storia, siamo venuti a dirgliela personalmente, non ci sono più giustificazioni di scusa per le mancanze fino ad oggi compiute. La nostra richiesta non era di continuare a farci vivere nell’ombra dove, pare, in molti ci vorrebbero relegare, ma di un atto risolutivo che solo Lei può adottare inserendoci con un decreto urgente nei nostri posti di lavoro al più presto e comunque non oltre il 31 Dicembre 2013.
Non ci costringano gli eventi e le decisioni ad agire in sedi diverse da quelle politiche-istituzionali alle quale sino ad a oggi abbiamo ricorso.

I Lavoratori del Progetto Lavor@bile