«Nessuna discriminazione, anzi massima attenzione e sensibilita nei confronti di disabili e categorie protette» sottolinea il direttore generale dell’Agenzia sarda per le politiche del lavoro Massimo Temussi. La rassicurazione arriva dopo le parole della presidente dell’associazione Lavor@bile, Ermelinda Delogu, che aveva accusato l’Aspal di avere, «a torto», lasciato fuori dalla prima tornata di assunzioni 46 persone disabili, appartenenti al progetto regionale Lavor@bile. « Si tratta di un attacco anacronistico, fuori luogo, e dettato da una grande confusione sulle norme vigenti che regolano questo passaggio cruciale con il quale si sta trasformando l’Agenzia».
«L’inserimento dei lavoratori disabili e il secondo tassello dell’ampio processo di trasformazione dell’Aspal», assicura il direttore generale. Il primo, come e noto, e stato il superamento del precariato per i trecento lavoratori ex Cesil e Csl. «Il percorso per l’inserimento dei lavoratori Lavor@bile», quindi, «ripartira dal procedimento gia avviato un anno fa e che ha portato, a marzo del 2016, alla pubblicazione degli elenchi dei destinatari delle misure». L’iter «ha poi subito uno stop una volta che èintervenuta la riforma dell’Agenzia e i conseguenti obblighi di legge. Ora», conclude Temussi, «entro la meta dell’anno, si potranno far partire i bandi dedicati a questi lavoratori»
Mauro Madeddu
Fonte L’Unione Sarda 11 Gennaio 2017