Al Presidente Regione Sardegna
prof. Francesco Pigliaru
Oggetto: protesta per mancata risposta alla nostra del 9 Febbraio 2017
Ill.mo Presidente, per l’ennesima volta, alla milionesima telefonata con risposta della “solita” sig.ra Cabras Maria che non è << … autorizzata a inoltrare le chiamata allo staff del Presidente…>> e ancora meno al Capo di Gabinetto che risulta sempre impegnato in riunioni, fatto questo che ad oggi, gli ha impedito di rispondere anche alle nostre , educate, richieste di incontro, con la presente vogliamo sottolineare la totale chiusura al dialogo che più volte abbiamo richiesto e sollecitato ma che è rimasta lettera morta.
Ill.mo Presidente, siamo lieti Lei sia rientrato al suo lavoro, e siamo certi ora possa capire ancora di più le nostre ragioni e stati d’animo, purtroppo però, le dichiarazioni del DG Aspal al quotidiano Unione Sarda del 14 Febbraio 2017 non lasciano più dubbi sulle sue vere intenzioni. Abbiamo già inviato le nostre richieste agli uffici di Giunta e Presidenza e speriamo, vivamente, vengano prese in seria considerazione perchè il nostro caso si è trasformato in una lotta sociale senza eguali. Proprio in questi primi mesi dell’anno i riscontri con altre associazioni di categoria, comuni cittadini e comitati vari , tutti con manifesto disagio lavorativo , ci hanno portato a farci promotori di una azione che coinvolgerà in massa i sardi, portandoli in piazza a manifestare contro questo sistema iniquo gestito da persone incapaci e incompetenti.
Il DG ASPAL evidentemente non è l’unico responsabile di quanto sta accadendo, l’Assessorato al Lavoro ne è complice, insieme alla Commissione Lavoro è di entrambi vorremmo capirne l’utilità vista la disoccupazione che attanaglia la Sardegna.
Siamo anche consapevoli del fatto che esistono anche altri organi di vigilanza che se utilizzati seriamente porrebbero un limite a quanto accade nei palazzi istituzionali che solo teoricamente sono al servizio dei cittadini. La realtà è quella che tutti conosciamo e viviamo. I cittadini sono ostaggi di personalismi, clientelismi e burocrazia. Questa si è la triste realtà.
Ill.mo Presidente, noi disoccupati, non avendo impegni, possiamo dedicare ogni singola risorsa a questa lotta che farebbe vergognare chiunque o almeno chiunque abbia un briciolo di decoro.
Distinti saluti
Associazione Progetto Lavor@bile Sardegna O.N.L.U.S.
Presidente
Delogu Ermelinda