PRESA DI POSIZIONE DALLA PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ERMELINDA DELOGU

Carissimi colleghi e amici del gruppo,poche e brevi parole per sottolineare che il Presidente Ermelinda Delogu e tutti gli associati del Progetto Lavor@bile, si dissociano da frasi e/o scritti che in qualche modo ledono l’onorabilità e il lavoro svolto da quanti si stanno adoperando per risolvere l’annoso problema che ci vede protagonisti. Mai, ne ora o nel passato sono state scritte frasi sulla pagina Facebook del gruppo, contro amministrativi di ogni ordine e grado, dirigenti o funzionari dell’Assessorato al Lavoro o personaggi politici, di cui di tutti si sottolinea la professionalità e l’umanità dimostrata in più di una occasione. Gli atteggiamenti di cui veniamo accusati non ci sono mai appartenuti, anzi, ci siamo sempre e comunque distinti per l’educazione e il rispetto che ha accompagnato la nostra lotta in questi anni. Le persone che in malafede riportano falsità, lo fanno sapendo di mentire e di procurare danno a tutti noi. Se e quando dovessimo rintracciare chi agisce in modo così vile, riceverà legale diffida per diffamazione.
Tanto dovuto con la puntualizzazione che il presente post serve a chiarire bene quale sarà la nostra reazione al discredito e/o accuse diffamatorie.

Presidente Associazione Progetto Lavor@bile Ermelinda Delogu

LAVOR@BILE, APPELLO AL PRESIDENTE PIGLIARU «SERVONO SOLUZIONI»

La vertenza degli ex dipendenti dei Csl si trascina da 9 anni
L’assessore al Lavoro Mura garantisce: procedure rapide

SASSARI Si apre un’altra pagina nell’annosa vertenza degli operatori del progetto Lavor@bile. Dopo la nuova doccia fredda,  gli ex dipendenti dei Centri per i servizi del lavoro tornano alla carica per rivendicare il reintegro nel posto di lavoro perso dopo diversi contratti e altrettante proroghe tra il 2006 e il 2012. I lavoratori disabili, riuniti da tempo in un’associazione che porta il nome del progetto, rivolgono ora un nuovo appello, questa volta al presidente della Regione Francesco Pigliaru, per chiedere di scrivere la parola fine alla vicenda che li vede in trincea da almeno nove anni. Per capire il senso della nuova protesta bisogna riavvolgere il nastro almeno di qualche mese, quando, a fine febbraio di quest’anno, il consiglio regionale – primo firmatario la consigliera Alessandra Zedda – aveva votato un articolo della Finanziaria che prescriveva la riassunzione dei lavoratori del progetto Lavor@bile per riprendere l’aggiornamento del Sistema informativo che gestisce la bancadati regionale del lavoro. Stando a quella delibera, che l’assemblea regionale aveva votato all’unanimità, entro trenta giorni lo staff amministrativo dell’assessorato al Lavoro avrebbe dovuto convocare i lavoratori per il tanto agognato reintegro. «Ne sono trascorsi quasi duecento – sostiene Ermelinda Delogu, presidente dell’associazione Lavor@bile, che rappresenta un centinaio di lavoratori in tutta la Sardegna – ma nessuno di noi ha mai ricevuto alcuna comunicazione, tutto questo dopo diversi tentativi di stabilire un contatto con l’amministrazione, dopo la richiesta di accesso agli atti e dopo avere trasmesso un cospicuo dossier al governatore Francesco Pigliaru».
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SCOPPIA CASO “LAVORABILE L’IRA DEGLI EX DIPENDENTI DISABILI MAI STABILIZZATI DALLA REGIONE

L‘assicurazione dell’assessore Mura: massimo impegno per arrivare rapidamente ai tirocini

«Siamo stanchi di essere presi in giro, chiediamo solo ciò che ci spetta. La Stabillizzazione» Dopo una serie infinita di proroghe e una sfilza  di promesse disatese gli ex di-pendenti inseriti nei Csl (i Centri per i servizi del lavoro, vecchi uffici di collocamento) col progetto Lavor@bile tornano all’attacco. Lanciano un appello al presidente Pig]iaru, chiedendo un intervento urgente «per porre fine a quanto messo in atto dai responsabile del procedimento. e «consentirci l’immediato reinserimento al lavoro. Per ora arriva la promessa dell’ assessore al Lavoro Virginia Mura: «Assicuro Il massimo impegno per far si che la procedura possa avanzare spedita fino all’avvio dei tirocini», garantisce. Basta parole, ne abbiamo sentite tante. Ora vogliamo i fatti», replica Ermelinda Delogu, presidente dell’Associazione progetto Lavor@bile Sardegna Onlus e portavoce di circa cento lavoratori disabili sparsi per la Sardegna.

LA STORIA La loro vicenda inizia nel 2006, con la delibera 48 a firma del governatore Soru e l’avvio del progetto Lavor@bile, finalizzato all’ avviamento al lavoro – nelle Province e nei relativi Csl- di circa 100 disoccupati iscritti nelle liste speciali. Dopo i primi contratti arrivati da un anno sono andati avanti a suon di proroghe sino a giugno 2012 quando anche l’ultimo contratto è diventato carta straccia. Da allora hanno iniziato la loro battaglia dignitosa. Sono scesi in piazza varie volte, qualcuno sulla sedia a rotelle, altri poggiandosi sulle stampelle. Chiedendo sempre la stessa Cosa: «La stabilizzazione». Non hanno ottenuto niente: da tre anni sono disoccupati «Nonostante già ne] 2007 le Finanziaria prevedesse un percorso di stabilizzazione, riportato anche nella Manovra regionale del 2015», polernizzano. Non è servita neanche l’interrogazione – prima firmataria Alessandra Zedda – presentata in Consiglio regionale il 10 Settembre -, con cui è stato chiesto al governatore e all’assessore al Lavoro di trovare una soluzione,  «La Legge predisponeva il termine di 30 giorni per il nostro reintegro. Siamo arrivati a 170. È paradosale che l’organo preposto alla garanzia del lavoro dei cittadini sardi non riesca a collocare proprio i suoi la-voratori, rispettando la legge».

L’ASSESSORE. La replica dell’assessore Mura non si fa attendere: «Sul progetto Lavor@bile si sono registrate difficoltà causate da una procedura complessa, che non poteva essere interamente gestita solo dall ‘assessorato. ln particolare, oltre a problemi finanziari ora risolti, una delle complicazioni discende dal quadro istituzionale esistente, che vede ancora in corso il passaggio dalle province alla Regione degli uffici a cui è affidato il “collocamento mirato” dei destinatari dei progetto», spiega. «La situazione è però in via di soluzione: il 20 ottobre è convocato l’incontro con le amministrazioni provinciali per stipulare le convenzioni con gli Uffici competenti per collocamento. Subito dopo sarà pubblicato l’avviso pubblico a cura dell’Agenzia regionale per il Lavoro, dopodiché i tirocini potranno partire». Chiude con una promessa: «Assicuro il massimo impegno perché la procedura avanzi spedita fino all’avvio dei tirocini».

Sara Marci

Fonte  L’Unione Sarda  6 Ottobre 2015

 

FI: “STALLO SU PROGETTO LAVORA@BILE, 100 DISABILI SENZA LAVORO”

“L’ormai cronica inefficienza della Giunta regionale ha interrotto un percorso virtuoso e reso lettera morta quanto stabilito anche con la Finanziaria 2015”, così Alessandra Zedda e Antonello Peru (Forza Italia), denunciano lo stallo della Giunta regionale sulla prosecuzione

alessandra zedda“L’ormai cronica inefficienza della Giunta regionale ha interrotto un percorso virtuoso e reso lettera morta quanto stabilito anche con la Finanziaria 2015”, così Alessandra Zedda e Antonello Peru (Forza Italia), denunciano lo stallo della Giunta regionale sulla prosecuzione del progetto Lavor@bile attraverso la presentazione di un’interrogazione, firmata dall’intero gruppo azzurro.
“La Finanziaria – ricordano gli esponenti forzisti – prevedeva che entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge, la Regione predisponesse un programma pluriennale per la prosecuzione degli interventi finalizzati all’occupazione, al superamento della precarietà ed all’inclusione sociale di cui al Progetto Lavor@bile, a valere sui fondi europei, nazionali e regionali e autorizzava a tal fine la spesa di 250 mila euro”.
“Forza Italia – prosegue Zedda – ritiene che i circa 100 disoccupati, con disabilità, avviati al lavoro alle Province e ai relativi Centri Servizi per il Lavoro mediante il progetto Lavor@bile debbano riprendere l’attività lavorativa proseguendo l’opera di supporto presso le Province nell’aggiornamento della banca dati del Sistema informativo del Lavoro in Sardegna”.

Fonte CagliariPad 10 Settembre 2015

100 DISOCCUPATI DISABILI IGNORATI DALLA REGIONE SARDEGNA

Progetto lavorabile’: la norma è prevista nella legge finanziaria 2015 ma la Regione non l’attua

100 i disoccupati disabili ancora a spasso, ignorati dalla Regione Sardegna nonostante la norma prevista nella legge finanziaria 2015 della Regione. L’Assessorato regionale del lavoro non avvia la procedura per il reintegro dei lavoratori del Progetto Lavor@bile Sardegna O.N.L.U.S.. Il 10 settembre 2015 l’interrogazione presentata in consiglio regionale n. 497/C-2 da Zedda Alessandra, Pittalis, Cappellacci, Cherchi Oscar, Fasolino, Locci, Peru, Randazzo, Tedde, Tocco, Tunis sul sul ritardo nella prosecuzione degli interventi finalizzati all’occupazione, al superamento della precarietà ed all’inclusione sociale di cui al Progetto Lavor@bile della Regione.

Così venne commentata la proposta prima della sua votazione in Consiglio Regionale – ci auguriamo che adesso la stessa attenzione l’abbiano gli uffici, ma noi vigileremo, perché non è possibile che i politici trovino l’unità e facciano anche delle buone norme e poi queste siano messe in discussione nel proseguo per l’applicazione – queste sono state le parole pronunciate dall’on. Alessandra Zedda in Consiglio Regionale il giorno 27 Febbraio 2015 quando fu votato unanimemente l’art. 29 comma 35 dove si disponeva il reintegro dei lavoratori del Progetto Lavor@bile nei CSL della Sardegna per la ripresa dell’aggiornamento del SIL, banca dati del lavoro della Regione Sardegna.

Malgrado l’attenzione positiva di tutti i Consiglieri della Regione Sardegna, ai lavoratori del Progetto Lavor@bile è stato riservato dagli amministrativi, proprio il trattamento che l’on. Zedda Alessandra aveva quasi presagito e temuto – commenta la Presidente dell’Associazione “Progetto lavor@bile, Ermelinda Delogu.

Così nasce l’Interrogazione n° 497 del 10 Settembre, perché ancora una volta la burocrazia regna sovrana sulle decisioni che l’organo istituzionale dispone e che senza il minimo pudore, ignorando la Legge e la volontà politica, agisce contrariamente a quello che dovrebbe essere uno Stato di Diritto.

La lotta alla burocrazia tanto voluta dal Presidente Pigliaru, potrebbe iniziare proprio da quanto sta accadendo ai lavoratori destinatari dalla succitata norma a dimostrazione che le parole trovano seguito in azioni concrete. La ricerca e i provvedimenti contro chi espone negativamente l’organo Istituzionale quale è il Consiglio Regionale è un atto dovuto da parte di chi deve vigilare affinché lo stato di Diritto venga ristabilito e garantito.

La reazione del Presidente dell’Associazione Progetto Lavor@bile Sardegna O.N.L.U.S.
(www.associazioneprogettolavorabilesardegna.hostinggratis.it)

Ermelinda Delogu a questo comportamento estremamente dannoso e mortificante e a seguito della mancanza di comunicazione verbale, è stata la presentazione di richiesta di accesso agli atti al Direttore Generale dell’Assessorato dott. Annicchiarico e al Direttore dell’Agenzia Regionale per il Lavoro, dott. Temussi, dove ha rilevato la scarsa comunicazione e collaborazione fra i responsabili del procedimento. L’unica nota degna di attenzione risale al 1 Aprile 2015 , poi solo brevi e insignificanti scambi che non hanno portato a un niente di fatto. L’estrema lentezza nello studio degli interventi pluriennali, come richiesto dalla Legge e l’inerzia nell’affrontare in modo costruttivo gli eventuali problemi amministrativi riscontrati nell’approccio dello studio dell’argomento, sono l’unica nota certa e negativa di tutti questi mesi trascorsi inutilmente. Si pensi solo che la Legge

predisponeva il termine di 30 giorni all’applicazione dell’articolo mentre si è già arrivati a 170 giorni con un niente di fatto. Tutto questo pone in evidenza la scarsa collaborazione degli uffici amministrativi nell’eseguire quanto predisposto dalla politica. Pare paradossale che l’organo preposto alla garanzia del lavoro dei cittadini sardi e cioè l’Assessorato al Lavoro Regionale non riesca a collocare proprio i sui lavoratori , rispettando la Legge che lo dispone. Proprio per questi motivi tutta la documentazione acquisita è stata inviata anche all’ufficio del Presidente Pigliaru a cui ha chiesto di intervenire urgentemente per porre fine a quanto messo in atto dai responsabili del procedimento, questo per consentire l’immediato reinserimento al lavoro dei lavoratori del Progetto Lavor@bile.

Con questo comunicato il Presidente Delogu Ermelinda e tutti i lavoratori ringraziano i firmatari l’Interrogazione, si sollecita la II^ Commissione Lavoro il Presidente Manca Gavino e i componenti che già conoscono la nostra storia destinatari della richiesta, alla risposta all’interrogazione e auspichiamo un impegno maggiore che a questo punto è anche urgente da parte dei responsabili del procedimento al fine di realizzare quanto il Legislatore ha predisposto.

Veronica Matta

Fonte Glogalist 4 Ottobre 2015

INTERROGAZIONE n. 497/C-2

INTERROGAZIONE ZEDDA Alessandra – PITTALIS – CAPPELLACCI – CHERCHI Oscar – FASOLINO – LOCCI – PERU – RANDAZZO – TEDDE – TOCCO – TUNIS sul ritardo nella prosecuzione degli interventi finalizzati all’occupazione, al superamento della precarietà ed all’inclusione sociale di cui al Progetto Lavor@bile della Regione.

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I sottoscritti,

premesso che:

– la Regione, in attuazione degli obiettivi di inserimento lavorativo delle persone con disabilità, ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili) e della legge regionale 28 ottobre 2002, n. 20 (Istituzione del Fondo regionale per l’occupazione dei diversamente abili), aveva avviato l’azione denominata Lavor@bile;
– tale intervento aveva natura sperimentale e consisteva nell’avviamento al lavoro, presso le province e i relativi centri servizi per il lavoro, di circa 100 disoccupati con disabilità iscritti alle liste speciali di cui alla legge n. 68 del 1999, mediante utilizzo del fondo regionale per i disabili istituito con legge regionale n. 20 del 2002;
– il Progetto Lavor@bile aveva l’obiettivo di offrire la possibilità, a lavoratori disabili, di affrontare un’esperienza lavorativa e professionalizzante della durata di otto mesi all’interno della pubblica amministrazione, capace di incidere sulle condizioni di occupabilità dei partecipanti, e l’obiettivo di supportare le province nell’aggiornamento tempestivo della banca dati del Sistema informativo del lavoro in Sardegna (SIL);

rilevato che:

– a distanza di due anni dal primo avvio, la Regione comunicò che il Progetto Lavor@bile si stava sviluppando in maniera coerente con le aspettative iniziali e aveva realizzato dei risultati significativi in alcune delle province che avevano utilizzato le risorse a loro disposizione, e che in altre realtà il progetto si stava completando con positivi risultati in termini di produttività e di acquisizione di capacità operative da parte dei diversamente abili;
– la Regione approvò il completamento dell’azione Progetto Lavor@bile deliberando la prosecuzione della sperimentazione in corso e utilizzando ulteriori risorse stanziate mediante un’opportuna variazione di bilancio;

preso atto che:
– l’articolo 29, comma 35, della legge regionale 9 marzo 2015, n. 5 (legge finanziaria 2015) ha previsto che “al fine di valorizzare l’esperienza professionale dei soggetti disabili già impiegati in progetti sperimentali di inserimento lavorativo di supporto all’aggiornamento del Sistema informativo del lavoro (SIL), nonché in attuazione dell’articolo 35, comma 1, lettera b), della legge regionale n. 2 del 2007, la Regione, in raccordo con gli enti locali, predispone, entro trenta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, un programma pluriennale per la prosecuzione degli interventi finalizzati all’occupazione, al superamento della precarietà ed all’inclusione sociale di cui al Progetto Lavor@bile, a valere sui fondi europei, nazionali e regionali. Per le finalità di cui al presente comma è autorizzata, per l’anno 2015, la spesa di euro 250.000 (UPB S05.03.004 e UPB S05.03.011).”;

considerato che a tutt’oggi non risultano avviate, da parte dell’Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, procedure di attuazione della norma relativa al Progetto Lavor@bile, prevista nella legge finanziaria 2015 della Regione;

ritenuto che:
– i circa 100 disoccupati con disabilità avviati al lavoro presso le province e i relativi centri servizi per il lavoro mediante il Progetto Lavor@bile debbano riprendere l’attività lavorativa proseguendo l’opera di supporto presso le province nell’aggiornamento della banca dati del Sistema informativo del lavoro in Sardegna;
– sia indispensabile procedere alla predisposizione del programma pluriennale per la prosecuzione degli interventi finalizzati all’occupazione, al superamento della precarietà ed all’inclusione sociale di cui al Progetto Lavor@bile, previsto dalla legge regionale n. 5 del 2015,

chiedono di interrogare il Presidente dalla Regione e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione relativa alla mancata applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 29, comma 35, della legge regionale n. 5 del 2015, per la prosecuzione degli interventi finalizzati all’occupazione, al superamento della precarietà ed all’inclusione sociale di cui al Progetto Lavor@bile;
2) quali azioni intendano avviare per procedere alla predisposizione del programma pluriennale per la prosecuzione del Progetto Lavor@bile, previsto dalla legge regionale n. 5 del 2015;
3) quali iniziative intendano porre in essere con estrema urgenza, al fine di permettere ai circa 100 disoccupati con disabilità, avviati al lavoro presso le province e i relativi centri servizi per il lavoro mediante il Progetto Lavor@bile, di riprendere l’attività lavorativa proseguendo l’opera di supporto presso le province.

 Cagliari, 10 settembre 2015

PROGETTO LAVOR@BILE: LA PROVINCIA DI CAGLIARI DIA CONTO DEI FONDI PUBBLICI

L’Associazione “Progetto Lavor@bile Sardegna O.N.L.U.S.” l’11 Maggio del 2014 presenta una denuncia alla Corte dei Conti per capire perché la Provincia di Cagliari continui a tenere ben 141 mila euro vincolati dalla Regione Sardegna per i lavoratori del Progetto Lavor@bile. “La Provincia di Cagliari dovrebbe spiegare, dichiara il Presidente dell’Associazione Ermelinda Delogu, il licenziamento di 18 lavoratori SIL, operatori del CSl, quando in cassa aveva 141 mila euro. L’attuale assessore regionale al Lavoro oggi è Virginia Mura, ma le risposte tardano ad arrivare. Con quali soldi, incalza la Presidente Delogu, oggi la Provincia assume 14 lavoratori dalla agenzia interinale, destinati al CSL? Come è possibile se la Provincia non ha soldi e non può assumere, che nel mese di Febbraio 2014 l’allora commissario insieme al dirigente, nell’incontro, dissero che loro come Provincia non avevano più soldi, tanto meno per i lavoratori del Progetto Lavor@bile? Se il fondo è vincolato, questo lo si prende e lo si restituisce alla Regione!”, conclude Ermelinda Delogu. Quella che segue è il primo atto pubblico dell’Associazione Progetto Lavor@bile Sardegna O.N.L.U.S. Una denuncia datata l’11 Maggio 2014 alla Procura Regionale della Corte dei Conti. Oggetto: denuncia utilizzo fondi pubblici vincolati. “I sottoscritti Ermelinda Delogu Presidente e Francesco Caria Vice Presidente dell’Associazione Progetto Lavor@bile Sardegna con la presente denunciano quanto di loro conoscenza; questi i fatti: nel 2006 la Regione Autonoma della Sardegna ha dato avvio a una selezione pubblica rivolta a disabili per l’inserimento presso i CSL Provinciali (Centri Servizi Lavoro) di tutta la Sardegna per l’aggiornamento del SIL Sardegna(banca dati del lavoro), nel fare questo, stanziò prima 1.200.000,00 euro e successivamente ne stanziò ulteriori 660.000,00 euro. Tali somme vennero vincolate per il pagamento degli stipendi, relativi oneri, nonché supporti dei disabili assunti in tutti gli uffici CSL. Dal 2008 al 2012 sono stati impiegati circa 67 disabili con reiterazione di contratti a termine, violando le Leggi sul pubblico impiego e in modo particolare la L. 68/99. Per tali violazioni i lavoratori del progetto Lavor@bile si sono rivolti per i risarcimenti delle mensilità non percepite a causa dell’interruzione del lavoro, al Tribunale ordinario e per la discriminazione subita, per disparità di trattamento in palese contrasto con le leggi antidiscriminazione previste anche dalla Costituzione tra i Lavor@bile e altri lavoratori impiegati presso i CSL ma con contratti di co.co.co (oggi assunti con ennesimo contratto a tempo determinato dall’Agenzia Regionale per il Lavoro fino al 30 Settembre 2014) è stata presentata nel mese di Febbraio 2014 Continua la lettura di PROGETTO LAVOR@BILE: LA PROVINCIA DI CAGLIARI DIA CONTO DEI FONDI PUBBLICI