ORDINANZA DELL’8 MARZO 2020 IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA CORONAVIRUS

ATTENZIONE:
INVITIAMO TUTTI I SARDI A VIGILARE AFFINCHÈ QUESTE REGOLE SIANO RISPETTATE.
SIAMO LA REGIONE CON LA PIÙ ALTA PERCENTUALE DI ANZIANI. ABBIAMO PRIMATI PER MALATTIE AUTOIMMUNI E PER DISABILI.
DOBBIAMO ESSERE UNITI AFFINCHÈ IL VIRUS NON DILAGHI LO DOBBIAMO AI NOSTRI NONNI, GENITORI E CHIUNQUE SI TROVI IN UNO STATO FISICO COMPROMESSO.

NEL CASO SIA SFUGGITO È GIÀ STATO RESO NOTO CHE LA NOSTRA ISOLA NON SARÀ IN GRADO DI AFFRONTARE UNA PANDEMIA ED È PER QUESTO CHE IN CASO DI SCARSO MATERIALE CHE GARANTISCE LA SOPPEAVVIVENZA, GLI OPERATORI DEL SETTORE SARANNO COSTRETTI A FARE SCELTA DI CHI POTRÀ USUFRUIRE DEGLI AUSILI.

STATE A CASA.

Con Ordinanza dell’8 marzo 2020 il Presidente della Regione Sardegna è intervenuto sulla gestione dell’emergenza coronavirus.

➡️ Ha ordinato a tutti gli individui che a partire da oggi fanno ingresso in Sardegna e che provengono dalle zone a rischio elevato (Regione Lombardia e le altre 14 province individuate con l’ultimo decreto del Presidente del Consiglio):

– di comunicare tale loro provenienza al medico o al servizio sanitario territorialmente competente;

– di “osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni”;

– di osservare il divieto di spostamento e viaggi;

– di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza; in caso di comparsa di sintomi di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione.

➡️ Nei porti e negli aeroporti della Sardegna i passeggeri provenienti dalle stesse zone “sono tenuti a dichiarare al personale addetto ai controlli attivati dalla Regione Sardegna il domicilio nel quale osserveranno l’isolamento fiduciario per 14 giorni ed un recapito di reperibilità…”.

➡️ La mancata osservanza degli OBBLIGHI (?) di cui all’ordinanza è sanzionata come per legge (art. 650 c.p., salvo che il fatto costituisca più grave reato).

ORDNANZA

 

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