ELISOCCORSO SARDO: EDITORIALE DELL’ ASSOCIAZIONE PROGETTO LAVOR@BILE SARDEGNA ONLUS

L’Associazione Progetto Lavor@bile Sardegna ONLUS  rilascia un editoriale sulle problematiche e mancanze del servizio dell’ elisoccorso

LA STORIA: 16 Marzo 1999 delibera n° 16/1 la Regione ha previsto l’istituzione del servizio di elisoccorso. Doveva essere fatto tutto velocemente. Sono passati 18 anni e cosa è stato fatto? Poco e niente. Le funzioni del soccorso con elicottero venivano garantite dal corpo dei VVFF, dai medici e infermieri 118 delle ASL interessate. Dovendo applicare le norme europee sulle gare d’appalto per l’affidamento dei servizi HEMS ai privati in condizioni di libero mercato, la Regione Sardegna ha “cercato” negli anni di arrivare al risultato organizzativo territoriale necessario a garantire i servizi richiesti.

LE AZIONI:
Le azioni messe in atto dal 2012 a tutto il 2016, dimostrano in modo inequivocabile come non vi sia stata continuità, coerenza, trasparenza e volontà politica nel seguire un argomento così delicato e importante per la salute e la vita stessa dei cittadini sardi:


  • 29 Maggio 2012
    con delibera di Giunta Regionale n° 23/6 viene identificata la ASL di Lanusei assegnando alla stessa i fondi (20.645.000,00 di euro) per assicurare tempestività degli interventi e per attivare le procedure di gara per affidare il servizio di elisoccorso nella Regione. 
  • 31 Gennaio 2014
    delibera n°3/22 la Giunta Regionale acquisisce il parere del tavolo tecnico per l’individuazione di due basi per l’elisoccorso; Ardara-Mores per il Nord Sardegna e l’aeroporto civile di Cagliari-Elmas per il Sud Sardegna (Giunta Cappellacci) 
  • 17 Novembre 2014
    la Giunta Pigliaru con l’approvazione della L.R. n° 23 prevede l’istituzione di AREUS (agenzia regionale emergenza urgenza sanitaria). La sua funzione era, il servizio di elisoccorso, coordinamento trasporto persone, organi e tessuti. Scambio e compensazione di sangue ed emocomponenti. Coordinamento con tutte le aziende sistema sanitario e le istituzioni per garantire l’efficacia della risposta sanitaria in emergenza.
  • 16 Ottobre 2015
    delibera di Giunta Regionale n° 50/20 , l’assessore Arru azzera completamente quanto già acquisito dal gruppo tecnico nel 2014 per l’individuazione delle elibasi e chiede ed ottiene un altro gruppo tecnico per lo stesso identico studio per il Servizio di elisoccorso regionale.
  • 11 Aprile 2016
    il nuovo gruppo tecnico presenta una nuova valutazione e a maggioranza (quindi non unanimità) esclude Ardara-Mores e sposta la base a Olbia.
  • 18 Ottobre 2016
    la Giunta Regionale con delibera n° 56/31 approva il Programma di riqualificazione e certificazione di competenze del sistema dell’emergenza urgenza della Regione Sardegna riconoscendo all’ospedale Brotzu il compito di capofila per lo sviluppo e l’attuazione del progetto di qualificazione del personale da impiegare nel servizio di elisoccorso.
  • 2 Marzo 2017
    il Presidente Pigliaru firma il protocollo d’intesa con la Regione Lombardia , volendo riassumere il documento si potrebbe semplificare in “tutto ciò che non sono stati capaci di fare in tutti questi anni i vari assessori politici e ora un tecnico- assessore qualificato se lo fanno dire da altri”.

I FATTI:
Quanto messo in evidenza attira inevitabilmente l’attenzione su:

una volta presa coscienza che per la conformazione geografica e l’inadeguatezza delle strutture ospedaliere a coprire l’intero territorio sardo , con la legge del 1999 dove si costituiva l’elisoccorso perché non si è contestualmente prevista la figura dell’AREUS?

– L’AREUS, programmata dall’attuale assessore avrebbe dovuto avere una rapida nascita vista l’emergenza salute che tormenta la Sardegna. Ma l’assessore Arru, non vigila e non agisce e lascia che il tempo passi , senza crearla e renderla operativa. Questo è un dei tanti fallimenti dovuti alla ormai consolidata politica disastrosa dell’assessore Arru.

– nel frattempo la ASL di Lanusei senza alcun giustificato motivo crea un vuoto amministrativo , non ha mai proceduto all’attuazione del bando per l’affidamento dell’elisoccorso in Sardegna. Per tutti gli anni si è semplicemente limitata all’ordinaria amministrazione dell’elisoccorso preoccupandosi solo di firmare gli accordi con il VVFF . La stessa non ha mai recepito l’urgenza del delicato incarico affidatogli, portando la Sardegna al punto in cui oggi si è trovata e cioè, a chiedere aiuto ad un’altra regione per sanare i vuoti creati da persone che hanno nome e cognome. Il tutto con il tacito consenso dell’Assessore Arru che ha addirittura giustificato e riconfermato la fiducia alla ASL di Lanusei. Quindi il dubbio nasce spontaneo nel chiedersi quali siano stati i criteri per la scelta iniziale e la conferma incondizionata . Arru è stato sollecitato sull’argomento in una interrogazione del 12 Maggio 2016 dall’on. Sabatini, al quale ha risposto che << non essendo mutate le condizioni che hanno determinato la scelta di incaricare la ASL di Lanusei per lo svolgimento delle procedure di gara in oggetto non è possibile riconsiderare tale decisioni>> quasi a dire , stanno lavorando bene , hanno fatto quanto chiesto , non vi è motivo di rivedere l’incarico. E’ evidente che , ho l’assessore non segue in prima persona l’argomento o c’è un altro motivo.

– un altro elemento che attira l’attenzione, è la scelta delle elibasi . Appare evidente che le logiche seguite dall’assessore non trovano equilibrio sulla sua politica di economie nella sanità . Da tempo si stanno denunciando gli sprechi di questa Giunta e anche in questo caso ci vede attenti all’argomento. Il primo studio tecnico ha individuato due basi che garantivano con certezza la quasi intera copertura della Sardegna. Quindi il costo era rapportato solo a due elibasi. Una di queste , ArdaraMores è di proprietà della Regione e fra l’altro è già strutturata per allocare il servizio. Questo garantisce un notevole risparmio economico. Oggi , con i criteri poco chiari adottati da Arru, ci saranno tre basi di elisoccorso , quindi un aumento notevole dei costi. Paradossalmente, l’unica che garantiva copertura territoriale e risparmio economico, è stata cancellata malgrado le ampie ed esaustive motivazioni dei tecnici che furono incaricati per l’esame dei fatti. Si chiede all’assessore Arru come mai si affretti a chiudere centri sanitari su tutto il territorio sardo invocando il risparmio economico, eppoi senza un giustificato motivo, decide di aumentare notevolmente i costi per l’elisoccorso aggiungendo una base e un elicottero? Merita particolare attenzione e crea anche molta preoccupazione il fatto che, a una semplice esamina del posizionamento delle tre elibasi, risulti scoperta dal servizio di elisoccorso, tutta la fascia centro Sardegna. Dobbiamo attenderci a breve, un ulteriore base con relativa aggiunta di elicottero, che sani la mancanza che fino ad oggi, presi da altre logiche, non hanno visto? Infine , ci si chiede se l’attuale Giunta si sia resa conto che sta tagliando sul territorio, chiudendo ospedali e centri che garantivano il diritto alla salute dei cittadini e sta aumentando i costi in aria per il trasporto in emergenza? Dov’è la logica?

– continuando su questo piano, l’assessore Arru , con decisioni prese con spinta personalistica, in Ottobre del 2016, convince la Giunta ad affidare al Brotzu di Cagliari la qualificazione del personale medico-infermieristico-autista. Si denota un’ulteriore accentramento al sud isola di quanto in realtà poteva essere espletato anche dai centri di 118 dislocati su tutto il territorio. Anche in questo caso , a chi porterà giovamento tutto ciò?

– il 2 marzo 2017 Pigliaru ha firmato un protocollo d’intesa con la regione Lombardia dove la collaborazione prevista sarà fatta tramite AREU lombarda e l’ AREUS sarda. Ci si chiede se in un attimo di chiarezza , vista la confusione che regna attualmente in Regione, l’assessore Arru spiegherà al governatore sardo che l’AREUS in Sardegna , non è stato ancora costituito!!! Leggendo attentamente il documento che ha siglato l’accordo fra le due regioni colpisce la scelta del foro competente che viene indicato in quel di Milano. Con queste scelte è evidente che si è deciso di affidare tutto l’impianto dell’elisoccorso alla Lombardia abdicando alla stessa e mortificando l’autonomia sarda. Da tutto ciò emerge che le scelte , le azioni e le politiche fino ad oggi portate avanti dall’assessore Arru , sono state un totale ed assoluto fallimento. Ha danneggiato un servizio di vitale importanza, mettendo a serio rischio la salute e la vita stessa dei cittadini sardi. Per avere conferma di tutto ciò basti leggere i giornali di questi ultimi anni : 8 giugno 2015 un uomo muore a Quartu perché manca il carburante all’elicottero; 9 dicembre 2015 una donna muore a La Maddalena perché l’elicottero tarda ad arrivare; 13 luglio 2016 una neonata nata prematura muore nel tragitto tra Carloforte e la terraferma . Per sanare queste inadempienze la Giunta Pigliaru che fa? anziché affrontare il problema e trovare rapide soluzioni attua la scelta più semplice e firma accordi con un’altra regione. Si denota in tutto questo, solo l’incapacità nel dirigere la Sardegna.

– il 28 Febbraio 2017 la ASSL di Olbia pubblica l’affidamento dell’esercizio del servizio di elisoccorso a supporto del sistema di emergenza urgenza della Regione Sardegna. Il documento è un preliminare di gara di appalto. Emerge la base d’asta che è tra gli 11.000.000,00 /11.600.000,00 annui quindi vi sarà un costo a elibase di € 3.867.000,00. Il risultato così ottenuto risulta quasi raddoppiato da quanto era il precedente costo del servizio. Meraviglia come mai si sia dato l’incarico alla ASSL di Olbia per la gara d’appalto dopo che l’assessore ha difeso a spada tratta la ASL di Lanusei per l’ottimo lavoro svolto nell’ambito dell’elisoccorso.

Personalmente vedo dentro tutto questo un altro “mostro” sardo , un altro buco nero che inghiottirà milioni di euro arricchendo pochi e privilegiati prescelti e tutto questo accadrà coinvolgendo i cittadini sardi che si vedono ancora una volta , da questa Giunta, posti in secondo piano, ignorati nelle loro professionalità e competenze , ma e sopratutto, abbandonati nelle necessità vitali quali la sanità. L’assessore Arru ha atteso anni in totale inerzia che siprocedesse all’attivazione dell’ AREUS di cui lui, aveva responsabilità.

Davanti a una palese mancanza dell’ASL di Lanusei per il bando di gara d’appalto con tanto di solleciti da parte anche della politica regionale , ha con dichiarata complicità confermato la ASL ben sapendo il danno che la Sardegna stava subendo. Ed oggi cosa è successo!! la firma dell’accordo di protocollo con la Lombardia dimostra ancora una volta quale sia la considerazione che Pigliaru e tutta la Giunta regionale hanno nei confronti dei cittadini sardi. Ultima analisi che porta una nota di allarme per la futura AREUS, visti i recenti provvedimenti del Presidente e dell’assessore Arru, sarebbe opportuno, quanto utile spiegassero a tutti i sardi, cosa resterà da gestire al suo Direttore Generale e a tutto l’organico che ne farà parte. Temiamo che ancora una volta si costruirà un altro pachiderma regionale , lento e burocratico, che sarà utile solo a chi lo metterà in piedi. Si ritiene che tutta la politica adottata dall’attuale Giunta in primis l’assessore Arru, sia mortificante e inqualificabile, perché non si doveva arrivare a firmato alcun protocollo con altre regioni dell’Italia, ma , prima di tutto, necessitava un atto di umiltà riconoscendo le proprie colpe e inadeguatezze, mettendosi seriamente al lavoro per sanare la situazione incresciosa venutasi a creare. Per obbligo politico Arru avrebbe dovuto giustificare concretamente la scelta personalissima delle nuove elibase e il motivo dell’esclusione di quella di Ardara-Mores. Spiegare perché si è passati da costi degli anni scorsi perfettamente sostenibili e contenuti, a ben 91 milioni di euro, che gravano su un bilancio regionale già compromesso, con una ricaduta sui cittadini già fortemente colpiti dalle decisioni infauste di questo governo che, ancora una volta, sta dimostrando di non rappresentare più i sardi e la Sardegna, ma persegue solo logiche personali, molto discutibili e scollate dalla realtà.

Concludo questo esame frutto di un lavoro personale reso a beneficio di tutti i cittadini sardi e in modo particolare delle categorie di disabili e di tutti coloro che hanno diritto ad avere un servizio sanitario adeguato alle necessità e alle caratteristiche del territorio , di tutti coloro che prima di ogni altra cosa hanno il diritto alla salute .

Presidente
Ermelinda Delogu

La Redazione

Fonte Sardegna Reporter 26 Agosto 2017

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *