CAGLIARI. VERTENZA LAVOR@BILE, ZUNCHEDDU: STORIA DI ORDINARIA DISCRIMINAZIONE

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«Chiediamo che l’assessore Contu prenda posizione pubblicamente sulla vertenza dei lavoratori disabili del progetto Lavor@bile, che sono stati letteralmente esclusi dalle procedure di stabilizzazione dell’Agenzia del Lavoro. Parliamo di lavoratori che per anni hanno garantito l’aggiornamento delle banche dati del Sistema Informativo del Lavoro in Sardegna e per lavorare hanno superato una selezione pubblica. Oggi chiedono solo di essere trattati al pari dei loro colleghi dei CSL». Lo ha affermato la consigliera regionale Claudia Zuncheddu che il 7 gennaio scorso, insieme ai colleghi di SEL, ha depositato una mozione e una interpellanza sul tema.

«I lavoratori attendono risposte. Noi abbiamo proposto delle soluzioni: se è un problema di soldi, si possono utilizzare i fondi europei combinandoli con il programma “Youth Guarantee” (Garanzia europea per i giovani). Per anni la Regione Sardegna ha impiegato i lavoratori dei CSL sfruttando i fondi del POR Sardegna: da quest’anno con la Youth Guarantee verranno messi a disposizione fondi per garantire ai giovani di ricevere un’offerta di lavoro entro quattro mesi dalla conclusione degli studi o dall’inizio del periodo di disoccupazione. Ma per fare questo occorre investire nei CSL e garantire un aggiornamento costante dei portali informatici. Guarda caso, chi si occupava dell’aggiornamento di queste banche dati erano proprio i Lavor@bile, che hanno acquisito competenze specifiche in materia e che oggi vengono ingiustamente “messi alla porta”».

«Ho particolarmente apprezzato le parole di Francesco Pigliaru che si è pubblicamente impegnato per portare in Sardegna la “Garanzia giovani”. La lotta alla disoccupazione e alle discriminazioni saranno una priorità per il futuro Governo dei sardi».

«Si può costruire una Sardegna più equa solo se nessuno rimane indietro. Giovani e disabili sono due categorie oggi in forte sofferenza: la soluzione che abbiamo prospettato ci consentirebbe di combattere concretamente la disoccupazione giovanile (garantendo l’aggiornamento del SIL e il collegamento con il Sistema europeo dei centri per l’impiego “Eures”), e valorizzare il lavoro che, per anni, è stato svolto dai Lavor@bile. Basta volerlo».Una soluzione? Con la “garanzia giovani”.

Fonte SardegnaReporter  19 Gennaio 2014

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